Con nostro immenso dispiacere martedì 22 novembre ci ha lasciato Giovanni Ticciati.
Era un attivo socio della Sezione G.I.A.N. di Volterra verso la quale il suo impegno è sempre stato presente e costante ed era molto conosciuto in Città per la sua passione e perizia nel lavorare metalli e non solo. Negli ultimi anni si era cimentato anche nella lavorazione dell’argilla che plasmava per realizzare opere di pregio, molte delle quali esposte all’interno della sua personale galleria presso la propria abitazione in Borgo Santo Stefano. Altre riproducenti gli stemmi delle contrade cittadine affisse su quelle cantonate del centro storico, che rappresentavano il confine degli antichi quartieri.
Giovanni era una persona semplice, onesta, un grandissimo lavoratore, continuamente disponibile, gli piaceva la compagnia delle persone e per questa sua propensione teneva sempre aperta la porta del suo laboratorio dove amava passare alcune delle ore della sua giornata a progettare e realizzare le sue opere.
Aveva avuto una infanzia ed una adolescenza sicuramente non facili, il periodo passato in collegio, il sopraggiungere della guerra e subito dopo la necessità di portare la “pagnotta a casa”.
Erano tempi molto duri, sempre presenti nei suoi ricordi durante i quali abbondavano fame e miseria, ma nonostante questo era riuscito a frequentare le Scuole d’Arte che avevano acceso in lui un grande interesse per le forme antiche e stimolato quella manualità che sempre lo ha accompagnato anche nell’esercitare il proprio lavoro.
“Ho fatto l’idraulico per una vita al Manicomio” diceva con grande orgoglio, quando il “Manicomio” rappresentava per Volterra un riferimento importantissimo.
Lo scorrere della vita gli aveva dato anche grandi soddisfazioni ed affetti presenti in ogni suo pensiero, la moglie Maggiorina compagna da sempre con la quale ha condiviso tutti i momenti, belli e brutti della sua esistenza, la figlia Giovanna, la nipote, Piero ma anche gli amici. Ne aveva tantissimi, giovani e meno giovani, era difficile non trovarlo in compagnia di qualcuno a parlare degli argomenti più diversi.
Ma la cosa che più lo ha reso noto è stata la sua capacità di trasferire la manualità del proprio lavoro nella realizzazione di opere che si sviluppavano grazie alle sue conoscenze professionali. La lavorazione delle lamine metalliche di diverso genere gli permetteva di concepire e produrre oggetti dalle forme più svariate, all’origine dei quali c’era uno studio di base molto spesso tradotto in bozzetti caratterizzati dall’uso della matita, di un sapiente uso del bianco e nero.
Gli dava una immensa soddisfazione poter illustrare al visitatore quello che stava facendo e cosa sarebbe risultato a lavoro finito, sia che fosse persona conosciuta, oppure un semplice turista curiosamente attratto da un anziano signore in spolverina, seduto al suo banchetto da lavoro intento a modellare, limare, saldare i tasselli metallici dei lavori che componeva con pazienza e maestria.
Le sue realizzazioni molto spesso avevano una radice classica legata ai suoi studi giovanili, ma anche dettate dall’amore immenso per Volterra che lo aveva visto nascere 92 anni fa e che ha sempre rappresentato il suo mondo. Fino ad alcuni anni fa, quando ancora si sentiva padrone delle proprie forze, non era difficile trovarlo all’interno di qualcuno dei centri espositivi cittadini dove metteva in mostra al grande pubblico il frutto delle sue attività sia che fossero disegni, oggetti e raffigurazioni in metallo, ma anche terrecotte.
Quelle stesse terrecotte di cui abbiamo accennato nelle nostre prime righe e che ha donato anche alla nostra, ma forse è più corretto dire alla sua, Associazione.
Gli piaceva moltissimo partecipare ad ogni attività che veniva realizzata presso “Il Vile” e di frequente veniva anche solo semplicemente per passare un pò di tempo con noi, chiunque fosse presente in quel dato momento, non faceva differenza, “eravamo tutti amici”. Gli piaceva l’aria aperta, osservare in tranquillità la campagna volterrana e godere di quei frutti che questa poteva offrigli, fossero stati asparagi o funghi.
Purtroppo è venuta a mancare una persona unica che, nella sua semplicità, ha dato tanto a tutti in maniera semplice e disinteressata, lasciando una grande quantità di testimonianze che ci parlano delle sue passioni.
Nel 2020 abbiamo passato con lui un momento felice, il suo novantesimo compleanno. Nel tempo trascorso in compagnia sua e di Maggiorina, nel giardino della sua abitazione che tanto apprezzava e che curavano come un salotto, lo abbiamo visto felice e sorridente, appagato della vita e dei traguardi che era riuscito a raggiungere con il proprio lavoro. Amorevolmente attaccato alle persone che lo circondavano, orgoglioso di tutto quello di cui poteva con estrema soddisfazione gioire. Vogliamo ricordarlo così. Caro Giovanni, ci mancherai tantissimo, quanto ci mancherà il tempo che trascorrevamo insieme.
E’ con grande tristezza che il Gruppo Italiano Amici della Natura di Volterra vuole rappresentare a tutta la famiglia le più sentite condoglianze a nome del Consiglio e dei Soci tutti, esprimendo loro il nostro più sincero sentimento di affetto e vicinanza in questo triste momento.